5 segreti per far sentire le tue clienti delle Star

10 Settembre 2018

Libera la tua creatività senza rischiare brutte sorprese. 

Questo post è un aiuto per consolidare la tua creatività e far crescere il tasso di soddisfazione delle tue clienti entro 4 settimane senza investire tempo e denaro, e anche migliorando la loro esperienza nel salone. 

Prima di svelarti i 5 segreti voglio raccontarti una storia che racchiude un messaggio importante.
Non è molto lunga e scorre piacevolmente, ti porterà via al massimo un paio di minuti.

 

C’era una volta un ragazzo,

nato in una piccola città di provincia del Centro Italia. Sin da bambino questo ragazzo aveva un sogno.

Tutti noi abbiamo un sogno più o meno grande, più o meno recente, più o meno importante.

Lui voleva fare l’artista. Non sapeva bene quale fosse la sua predisposizione, né se ne avesse effettivamente una “naturale”. Amava scrivere. Ma anche dipingere e fare foto di panorami. Era un po’ confuso, tanto che più cresceva e più il suo sogno di bambino si andava affievolendo.

Nel frattempo, spinto dai genitori aveva partecipato ad un concorso e quasi per caso lo aveva vinto. Era stato assunto ed ora si ritrovava dietro una scrivania di un ufficio postale a fare l’impiegato.
Tutte le mattine la stessa storia. Ogni santo giorno si alzava, faceva colazione, andava al lavoro ed attendeva che arrivasse l’ora di tornare a casa. Una routine senza via di uscita.

 

Intanto il tempo passava…

Il ragazzo diventava sempre più un uomo dall’aspetto stanco, non curato, con lo sguardo triste ed una sigaretta sempre in bocca, spesso storta come quella di Jigen, il personaggio dei cartoni animati di Lupin, il famoso ladro.

A volte gli capitava di guardarsi allo specchio, e di vedere l’ombra di sé stesso. Non riusciva a riconoscersi in una figura tanto diversa dall’idea che si era fatto del suo futuro. Un essere grigio ed abbrutito, senza passioni né interessi. Con la sola sigaretta storta a fargli compagnia.

Era un brav’uomo, senza dubbio, ma non aveva gran voglia di fare le cose per le quali era pagato. Non ne traeva alcuna soddisfazione. Per questo spesso capitava che si fingesse malato per non andare al lavoro.

 

Ma un giorno…

Durante uno dei controlli di routine da parte del medico per la visita fiscale, tra un finto colpo di tosse ed un mal di testa simulato, si trovò a scambiare con quel medico due chiacchiere in libertà.

Il medico era in una situazione simile. Aveva studiato per una vita, ed oggi si ritrovava a fare l’impiegato per conto dell’ente di previdenza sociale. Anche lui era afflitto da una situazione di lavoro non adeguato. Era frustrato ed infelice.

Trascinandosi dal letto alla cucina, il non più ragazzo mise sul gas la moka e fece un caffè al medico. E continuarono a parlare.

Parlarono a lungo. Dopo il caffè arrivarono a cenare insieme, facendosi un piatto di pasta. E rimasero insieme fino a notte fonda. Una parola dopo l’altra. Un rimorso dopo l’altro. Una delusione dopo l’altra.

Ad un tratto il medico chiese al non più ragazzo:

 

“Perché non hai seguito le tue passioni? Perché non sei diventato quello che volevi diventare? Perchè non ci hai provato, almeno?”.

 

Seguirono cinque minuti di silenzio.

Dopo averla tenuta in bocca per chissà quanto tempo, tolse la sua sigaretta storta dalla bocca, e la appoggiò sul tavolo. Poi ancora un lungo, interminabile silenzio.

I due si guardavano, e rimuginavano dentro quel dolore comune. Senza aprir bocca. Erano ormai le quattro del mattino, e l’unico rumore che si sentiva tutt’intorno era quello del vecchio pendolo, appoggiato al muro del corridoio.

Quel pendolo che era lì da sempre. E che aveva scandito il destino del non più ragazzo.

 

Alla fine interruppe il silenzio.

E rispose al medico, con tono amicale, caldo, confortevole… “ORA SO IL MOTIVO.”

Il vero motivo per il quale non ho fatto quello che volevo fare. Lo so grazie a te. Alla tua domanda”.

Ovviamente il medico rimase di stucco per questa affermazione, e spinto dalla curiosità incalzò “bene, ne sono felice. Dimmelo allora, su, non farti pregare”.

Il non più ragazzo, quasi come se fosse stato rinfrancato da una ispirazione divina, cominciò a parlare, e l’altro non poté che rimanere in silenzio, ad ascoltare.

 

“Il motivo più grande per il quale ho continuato a vivere una vita che non era mia, una vita che non volevo, è stato perché non mi sono mai fatto la domanda che mi hai fatto tu. Ho continuato ad arrovellarmi nella mia quotidiana noia, finché non ho perso la speranza. La voglia. Gli stimoli e l’ispirazione”.

 

Mi sono crogiolato nel nulla, nella sensazione che non avrei potuto cambiare il mio domani. In una sola parola, mi sono rassegnato. E la rassegnazione mi ha condannato a diventare quello strano essere che ogni tanto incontro in bagno, che entra nel mio specchio e mi guarda. E non so proprio chi sia”.

“Se mi fossi posto la domanda che mi hai fatto tu ogni giorno, ogni ora, ogni minuto degli ultimi anni, ora sono certo che non sarei qui a piangere sul mio triste destino. Un destino che, ora capisco, mi sono ritagliato con le mie mani, la mia pigrizia, il mio esser troppo mite per reagire a tutto ciò”.

Ma non tutto è perso!”

Mentre quasi urlava queste parole, si precipitò in soffitta, e cominciò a rovistare negli scatoloni impolverati.

Ne aprì uno, dieci, venti…ed ogni scatola che apriva la polvere saliva, ma la nebbia si diradava.

Ora sapeva cosa fare.

 

Per uno strano segno del destino, che forse voleva metterlo alla prova ancora una volta, quello che stava cercando era in fondo all’ultima delle scatole. Ormai la soffitta era diventata un campo di battaglia. C’era un disordine che nemmeno se ci fossero stati venti ragazzini indemoniati sarebbero riusciti a fare altrettanto.

In ginocchio. Sudato e stanco. Aveva preso fra le mani una cosa che gli avrebbe restituito la sua vita. Ne era certo. La sua vecchia reflex. Una Nikon F801 dei primi anni ’90. Una macchina fantastica per l’epoca, che gli era stata regalata dai suoi genitori per un natale. Quegli stessi genitori che dall’altra parte avevano contribuito a renderlo prigioniero di un lavoro odiato.

 

Ma non era più importante. Ormai sapeva cosa fare.

 

Congedò il suo nuovo amico medico e si mise lì, con calma e dedizione, a ripulire quell’oggetto, che per troppo tempo era stato dimenticato insieme ai suoi sogni.

Ricominciò a fare fotografie. E poco dopo si comprò una bella digitale di ultima generazione.

Si, aveva poca manualità. Ma la scelta delle inquadrature è quella che fa di un fotografo un grande fotografo.

 

Lo strumento giusto nelle mani giuste, ed il tempo necessario, portano risultati. Soddisfazione. Successo.

 

Infatti appena se lo poté permettere, lasciò il lavoro che odiava, e cominciò a mantenersi con la  fotografia. Poi una mostra, ed un’altra ancora, e poi le riviste, le interviste, il successo.

Nel frattempo convinse il suo amico medico ad aprirsi uno studio per conto suo, anche aiutandolo un po’ economicamente. Ed anche quello, come per una legge cosmica di giustezza, diventò presto un luminare di fama, lavorando e continuando a studiare e formarsi.

Cosa mi ha insegnato questa storia? Quale morale si può imparare leggendo queste righe?

Ho capito che c’è una cosa fondamentale da tenere bene in mente.

 

Mai rassegnarsi a quello che gli altri scelgono per noi, ma darsi da fare per raggiungere i nostri obiettivi. E utilizzare sempre (sempre) gli strumenti migliori a nostra disposizione per ottenere ciò che meritiamo.

 

Perché la forza di volontà e la motivazione sono importanti, ma GLI STRUMENTI SONO FONDAMENTALI.
Strumenti-del-parrucchiere

 

I tuoi strumenti come quelli di un artista

 

Il non più ragazzo ha avuto bisogno della sua Reflex.

E a te che strumenti mancano per raggiungere i tuoi obiettivi?

 

Se anche a te è capitato di trovarti intrappolato in uno schema che non ti consentiva di esprimere al meglio la tua verve creativa, la buona notizia è che tu non hai colpe. Infatti il mondo dell’hair care a volte rischia di incastrarsi su se stesso dimenticando che l’unico vero ed incontrastato protagonista devi essere tu. E per essere te stesso, per veder realizzato esattamente ciò che hai in mente, hai bisogno di strumenti molto affidabili.

Bene, dopo averti raccontato questa bella storia, che tra l’altro è realmente accaduta ad una persona che conosco, finalmente è arrivato il momento di svelarti i 5 segreti che potranno definitivamente liberarti da:

 

  • Incertezza del risultato
  • Insoddisfazione anche parziale delle tue clienti
  • Risultati accettabili ma mediocri e non all’altezza delle tue capacità
  • Perdita di fiducia da parte delle tue clienti
  • Impossibilità di esprimere la tua creatività

 

Il segreto della gestualità

Tu sei un artista. Ogni tua creazione deve esser vista dalla cliente che si trova in quel momento sotto le tue abili mani, come un rito.

Ogni gesto deve ricordare quello di un pittore, o di uno scultore, che con i suoi attrezzi trasforma il disordine di una pietra in un’opera d’arte.

Ogni appassionato d’arte ha come sogno segreto quello di entrare nel laboratorio del suo idolo per seguire il processo della nascita di un’opera.

Tu puoi offrire questo alla tua cliente. Puoi dar loro l’opportunità di assistere in diretta alla creazione. Questo è un momento di grande coinvolgimento tra te e lei.

Mostrale i tuoi strumenti come se fossero i colori sulla tavolozza di un grande pittoreUsa tutta la tua sapienza e la tua arte per farla diventare una vera e propria ambasciatrice del tuo lavoro fuori del tuo salone.

 

Il segreto dell’originalità

Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si puó trasformare. Probabilmente tutti conosciamo questa teoria di Albert Einstein. Per chi come te ha la missione della creativitá potrebbe sembrare una frase limitante. La veritá è che la parte più interessante di questa teoria è: “tutto si puó trasformare”.

Infatti non c’è mai nulla di completamente nuovo in questo mondo. Ma le menti creative come la tua possono disporre i vecchi tasselli in maniera ogni volta differente. Dando vita quindi ogni volta a qualcosa di nuovo ed originale.

Il segreto dell’affidabilità

Prova ad immaginare Michelangelo mentre scolpisce il David. Ora fai in modo di immaginare nelle sue mani uno scalpello che si piega sotto ai colpi del martello. Lo so, non è una bella visione quella che ti sto stimolando e ancora meno bello è il fatto che se avesse usato quello strumento inaffidabile oggi non avremmo sotto i nostri occhi quella meraviglia che tutti conosciamo con il nome di David.

Ora fai un passo indietro e immagina di essere tu quello con gli strumenti inaffidabili in mano. Che faccio vado avanti o hai capito già?

Il modo migliore per ottenere risultati strabilianti, abbaglianti, da Premio Oscar per te e le tue clienti è l’utilizzo di una tavolozza affidabile.

Strumenti-scultore

Come gli scalpelli di uno scultore anche i tuoi strumenti devono essere affidabilissimi

 

Il segreto della psicologia

Potresti pensare che questo sia un luogo comune. Il parrucchiere che raccoglie le confidenze delle proprie clienti.

Io non credo che sia proprio questo.

Una donna che decide di tagliare i capelli o cambiare il colore lo sta sicuramente facendo per un motivo: la fine o l’inizio di una storia d’amore, il passaggio ad una nuova fase della vita, essere alla moda o volerne lanciare una nuova…sai meglio di me che ce ne possono essere decide di motivi.

E tu, proprio tu, in quel momento devi esserle vicino, comprendere, ascoltare. Devi essere un po’ confessore un po’ psicologo, un po’ complice.

 

Il segreto dell’ispirazione

Un professionista che si rispetti non deve far finire il proprio lavoro nel momento in cui la cliente esce dal suo salone. È fondamentale che lei si porti a casa un po’ di te.

Ispirarla, spiegandole come fare per pettinarsi al meglio a casa, o che prodotti di mantenimento utilizzare, aiuta a farla sentire al centro dei tuoi pensieri e quindi a farla avvicinare all’idea di star che ti ho scritto all’inizio di questo post. Dalle anche disponibilitá a chiamarti se ha bisogno di un consiglio al volo.

NON ESCLUDO CHE ALCUNE DI QUESTE COSE TU LE FACCIA IN MANIERA “NATURALE”.

A questa tua attitudine sicuramente farà bene abbinare costanza ed applicazione di QUESTE SEMPLICI REGOLE.

 

Se ora ti dicessi che ho un regalo per te?

Ho deciso infatti di regalarti UN E-BOOK DEL VALORE DI 9,90 EURO per due motivi:

  • Sono certo che sarà un buon supporto alla tua professionalità

 

  • Per ringraziarti di avermi letto fin qui. Questo denota una forte predisposizione al
    miglioramento, ed io adoro coloro che si mettono in gioco per dare risultati migliori alle
    proprie clienti

 

Si tratta di un reve ma dettagliato report relativo alla struttura ed alle caratteristiche del capello. E’ stato scritto sapendo quanto sia importante fornire conoscenza.

Ogni volta che un parrucchiere migliora i propri skill, decine di clienti saranno più soddisfatte e tutto il mondo dell’hair care ne trarrà benefici.

Se leggere questo post ti ha in qualche modo fatto illuminare una lampadina in testa, se la mia domanda “a te che strumenti mancano per raggiungere i tuoi obiettivi?” ti ha fatto pensare a qualche difficoltà lavorativa superata brillantemente grazie alla tua arte ed ai tuoi strumenti, allora ti consiglio di scaricare l’e-book gratuito.

Stavo quasi per dimenticare un particolare molto, molto importante:

  • Una cliente soddisfatta
  • Una cliente che si sarà sentita coccolata e trattata come una vera star di Hollywood 
  • Una cliente che uscirà dal tuo salone sentendosi bella ed ammirata
  • Una cliente che riconosce la tua vena creativa e allo stesso tempo affidabile nel risultato

 

QUANTO VALE PER TE?

Arcobaleno-nel-colore-dei-capelli

Tutti i colori della tua creatività

Se credi che sia importante che ogni tua cliente si senta proprio così grazie a te, allora non mancare di leggere i post del blog.

PRESTO NUOVI CONSIGLI E NUOVE DRITTE!

NUOVE ARMI A TUA DISPOSIZIONE PER SCONFIGGERE LA CONCORRENZA!

 

Sei capitato nel posto giusto al momento giusto. Solo fortuna? Forse no. Se non avessi fatto click e non avessi letto tutto fin qui, ora non avresti scoperto come fare per migliorare la tua già ottima conoscenza. E qui troverai tante nuove indicazioni, per lasciare al palo quelli che non avranno letto.

Per questo voglio dirti COMPLIMENTI! La strada è giusta. Non sei una persona superficiale, ma hai dimostrato a te stesso che hai voglia e determinazione per superare i tuoi concorrenti.

MI RACCOMANDO, NON DIMENTICARE DI TENERTI AGGIORNATO!

A proposito…

QUALE DEI 5 SEGRETI GIÀ METTI IN PRATICA IN MANIERA “NATURALE”?

Mi farebbe piacere se me lo scrivessi nei commenti qui sotto.

Ho voglia di conoscere la tua esperienza personale.

 

PS: ti ricordi quello che ti ho scritto all’inizio del post?

Beh, secondo me puoi davvero far sentire la tua cliente una STAR in 4 settimane a partire da ora…scommettiamo che se metterai in pratica i cinque segreti di questo post in maniera costante, tra 28 giorni mi darai ragione?

Ti saluto. A presto.

Salutarsi è negare la separazione. E’ dire: “oggi giochiamo a separarci ma ci vedremo domani”

Jorge Luis Borges | Ciao, ci vediamo al prossimo post!